Arte Egizia

Le Grandi Piramidi di Giza
Le Grandi Piramidi di Giza


Attorno al 3000 a.C. nella valle del Nilo si sviluppò la civiltà Egizia, che sopravvisse 3000 anni.


Linea del tempo Regni d'Egitto

L’Egitto sorge in una vasta zona desertica, mentre la valle del Nilo è fertilissima grazie ad un fango chiamato limo, ricco di sostanze fertilizzanti.


Mappa dell'Antico Egitto


L'organizzazione sociale egizia era di tipo piramidale, e le caste erano chiuse: da una casta non si poteva né entrare, né uscire. Chi nasceva in una di esse doveva restarvi fino alla morte.


Società piramidale egizia

Questo è lo schema dell'organizzazione della società egizia, che si definisce di tipo piramidale. Questo è solo uno schema e non centra con le piramidi vere e proprie.

Le Piramidi, tombe dei Faraoni
Gli egizi credevano che dopo la morte vi fosse una nuova vita e per questo realizzavano per i faraoni grandiosi monumenti funebri, decorati con pitture alle pareti e colme di oggetti preziosi.
Le più famose architetture funebri egizie sono le piramidi, costruite intorno al 3.000 a.C. e tombe dei faraoni dell'Antico Regno. 

Le Piramidi di Giza
Le Piramidi di Giza: da sinistra la Piramide Micerino, Chefren e Cheope.

La piramide di Cheope, la più grande è alta 147 metri, ed è realizzata con grossi blocchi di pietra sovrapposti uno agli altri. La forma della piramide è perfetta, con una base quadrata e pareti triangolari.


Dentro la piramide di Cheope


Le piramidi. Come sono state costruite?
Esistono molte ipotesi riguardanti le tecniche di costruzione delle piramidi egizie. Molte teorie prendono in considerazione l'uso di rampe fatte con terreno per trasportare grossi blocchi di pietra, che venivano via via accatastate una sull'altra. Successivamente le facciate a gradoni venivano rese lisce.


Costruzione delle piramidi

La Valle dei Re
I faraoni del Nuovo Regno fecero scavare le loro tombe sottoterranee nella Valle dei Re presso l'antica Tebe. Le pareti erano decorate con pitture che rendevano onore ai faraoni e agli dei, mentre nella camera principale della tomba era posto il sarcofago con dentro il corpo del faraone.

Grande Sfinge
La Grande Sfinge di Giza è una scultura di pietra calcarea situata nella Necropoli di Giza, raffigurante una sfinge sdraiata, ovvero una figura mitologica con la testa di un uomo e il corpo di un leone. 
La sfinge è lunga 73 metri (dalla coda alle zampe anteriori), alta 20 metri (dalla base alla punta della testa) e larga 19 metri; la sola testa ha un'altezza di 4 metri.

Disegno della Sfinge

Templi egizi
I templi egizi erano molto più che semplici luoghi di culto: erano i centri nevralgici della vita religiosa, economica e sociale dell'Antico Egitto, veri e propri "case del dio" in terra.
All'interno vi era la statua del dio a cui il tempio era dedicato.

Esempi celebri di templi egizi includono il Complesso di Karnak e il Tempio di Luxor a Tebe e i templi di Abu Simbel.

Ricostruzione del Tempio di Luxor
Ricostruzione del Tempio di Luxor

Erano maestosi complessi monumentali, costruiti in pietra per durare nel tempo, e presentavano una struttura tipica che enfatizzava un percorso rituale dal mondo esterno verso la parte più sacra interna, accessibile solo al faraone e ai sommi sacerdoti.

Il tempio si sviluppava lungo un asse rettilineo, creando un "effetto a cannocchiale" con spazi che si restringevano e pavimenti che salivano progressivamente, simboleggiando il cammino dal mondo terreno a quello divino.

Divinità dell'Antico Egitto
Divinità dell'Antico Egitto

L'ingresso era solitamente dominato da imponenti piloni, massicce mura trapezoidali decorate con rilievi che celebravano le gesta del faraone e le divinità.
Dopo il pilone, si trovava un ampio cortile aperto circondato da colonne, l'unica area accessibile al pubblico.

Piloni tempio di Luxor
Piloni del Tempio di Luxor

A seguire vi era la sala ipostila: coperta e riccamente decorata, con numerose colonne che sorreggevano il tetto. 
Rappresentava il mondo intermedio tra cielo e terra, e solo i sacerdoti potevano accedervi per le cerimonie.
Le colonne erano spesso ispirate alla natura, con capitelli a forma di papiro, loto o altri motivi floreali. 

Colonne tempio egizio
Colonne tempio egizio

Si accedeva, successivamente, a una serie di sale più piccole e buie, fino ad arrivare alla cella (o naos), il cuore del tempio, dove era custodita la statua del dio. Questo spazio era il più sacro e riservato.

Il salvataggio del Tempio di Abu Simbel
Il tempio di Abu Simbel è uno dei complessi archeologici più straordinari e famosi dell'Antico Egitto, situato nell'Egitto meridionale, sulla riva occidentale del Lago Nasser (vicino al confine con il Sudan). 

Templi maggiore e minore di Abu Simbel
Il tempio maggiore a sinistra, dedicato a Ramses II e il tempio minore a destra dedicato alla Regina Nefertari

È composto da due templi rupestri, interamente scavati nella roccia per volere del faraone Ramses II (XIII secolo a.C.), a scopo commemorativo e celebrativo. Il tempio maggiore era dedicato a Ramses II mentre quello minore a Nefertari ed è l’unico tempio egizio dove una regina ha la stessa importanza del Faraone. 

La facciata del tempio maggiore è alta circa 33 metri e larga 38, dominata da quattro gigantesche statue sedute di Ramses II, ognuna alta circa 20 metri. 

Tempio di Abu Simbel
Facciata del Tempio maggiore di Abu Simbel

L'interno del tempio si estende per ben 61 metri ed è interamente scavato nella roccia. Comprende una grande sala ipostila con pilastri osiriaci (colonne che raffigurano Ramses II in veste di Osiride), decorazioni che narrano le sue imprese militari (come la battaglia di Kadesh) e scene di offerte agli dei.

Forse l'aspetto più straordinario dei templi di Abu Simbel è la loro "traslocazione" negli anni '60. A causa della costruzione della Grande Diga di Assuan e la conseguente creazione del Lago Nasser, i templi rischiavano di essere sommersi dalle acque. 

Fasi del trasloco del tempio di Abu Simbel
Fasi del trasloco del tempio di Abu Simbel

Grazie a un'enorme e complessa operazione internazionale coordinata dall'UNESCO, i due templi furono tagliati in migliaia di blocchi, numerati e ricostruiti in una posizione più elevata (circa 65 metri più in alto e 300 metri più indietro rispetto alla posizione originale). Nel 1979, l'intero complesso è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.


Spostamento di un bene architettonico qui vicino
Nel 2018 durante i lavori di raddoppio della Strada Statale 96, vicino a Palo del Colle è stata spostata di 32 metri una torre cinquecentesca.

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Con un costo di 1,5 milioni di euro, quello della Torre di San Vincenzo è stato il primo spostamento di un bene architettonico in Italia.

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