L'arte degli Etruschi - Prima parte

Come abbiamo visto nel sud della penisola italica si erano affermate fiorenti colonie greche (Magna Grecia a Agrigento, Metaponto, Paestum ecc.).


Affreschi di una tomba etrusca a Tarquinia.


Nei territori centrali della penisola italica (corrispondenti a quelli odierni di Lazio, Umbria e Toscana, compresi tra mar Tirreno e i fiumi Arno e Tevere) si affermò la civiltà etrusca. 
Questa civiltà nel corso del tempo allargò i propri confini a nord e sud, come da cartina riportata. 




Grazie ai rapporti commerciali avuti con la Grecia, gli etruschi hanno potuto esprimere buone espressioni artistiche soprattutto nel periodo compreso tra il sec. VI e V a.C..

Gli etruschi, così come le colonie greche e tutte le altre popolazioni che vivevano nella penisola italica, saranno poi inglobate da Roma nel corso del IV sec. a.C., ma la storia e l'arte etrusca non sparirà, ma si fonderà con quella della stessa Roma.

Gli etruschi vivevano in città-stato indipendenti. Le più importanti erano: Arezzo, Chiusi, Perugia, Tarquinia e Cerveteri. Queste città divennero anche i centri più importanti di produzione artistica.

Le città etrusche erano protette da grandi mura difensive e avevano strade pavimentate con lastre di pietra.


Esempio di una città etrusca

La vita degli etruschi era dominata dal pensiero religioso e l'arte era strettamente legata alla vita ultraterrena, a quella vita che prosegue nell'aldilà dopo la morte: per questo la tomba era molto simile a una casa, nella quale, oltre a custodire il corpo del defunto, venivano posti anche quegli oggetti che potessero servirgli.

Architettura etrusca
L'architettura etrusca è andata quasi tutta distrutta perché gli edifici erano costruiti con materiali fragili come legno e mattoni.

Sono giunti fino a noi solo: mura di cinta costruite con grossi blocchi di pietra, alcune porte ad arco, alcune strade, le basi dei templi e alcune tombe sotterranee.

L'arco, una invenzione degli etruschi
Come detto le città etrusche erano circondate da mura, nelle quali si aprivano le porte di ingresso della forma di arco.

L'arco etrusco rappresentava una novità nella tecnica costruttiva, fino ad oggi basati sul solo sistema di costruzione trilitico.
L'arco è costruito disponendo le pietre a incastro, che appoggiandosi l'una all'altra si sostengono reciprocamente. 
La pietra più importante è quella centrale, chiamata chiave di volta, la pietra che chiudeva l'arco e incastra tutte le altre.



Un esempio di porta etrusca ad arco è quella di Volterra, con i piedritti formati da blocchi di pietra sovrapposti a secco, sormontati da pietre più piccole disposte in forma semicircolare.


Porta dell'Arco, III sec. a.C., Volterra (Pisa)


Come si costruisce un arco?
I romani useranno la stessa tecnica degli etruschi per costruire gli archi.

L'arco si costruisce con l'aiuto di una struttura provvisoria in legno chiamata cèntina, che serve come supporto temporaneo per appoggiarvi i componenti (conci e chiave di volta).
Raggiunta la cima con l'inserimento dell’ultimo concio (la chiave di volta), la struttura diventa autoportante (che si mantiene in piedi da sola), e la centina può essere rimossa e riutilizzata per realizzare un nuovo arco.


Osservate il video per capire come si realizza un arco.



COMPITI PER CASA
1 - Riporta sul quaderno, pure a mano libera, il disegno sotto riportato di un arco a tutto sesto e riporta i nomi di tutti gli elementi che lo compongono.
Come si costruisce un arco? Che differenza c'è tra la Porta dei Leoni e la porta di Volterra?





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